1932
Sergio nasce in casa, a spianata Castelletto, nel centro di Genova: la “città più bella, con la gente più brutta“. In Salita S.Gerolamo Giulio Degipo e Severina Diaspro 4 anni dopo gli regalano il fratellino Danilo.
1938
Poco dopo la famiglia si trasferisce a Prato, in Toscana, dove Giulio lavora in una segheria, mentre la mamma trova posto come impiegata comunale. Oggi la casetta col giardinetto in via Zarini 20 non esiste più, ma di fronte, oltre il canale Gora, ci sono ancora le casette popolari, dove nell’ultima abitava Tiziano, un caro amico di famiglia. Sergio frequenta le elementari in compagnia del fratellino, ammesso come “uditore”; a quel tempo non esistevano gli asili. Ha un bravissimo maestro di San Sepolcro, e forse si deve a lui l’ottimo metodo di approccio allo studio che lo guiderà nei percorsi culturali degli anni successivi. Poco tempo dopo i Degipo si trovano proprio sulla linea del fronte della II Guerra Mondiale. Ogni volta che gli opposti schieramenti si cannoneggiano, Sergio corre ad arrampicarsi sull’albero in giardino per vedere meglio quelle scie di fuoco che solcano il cielo sopra di lui. La mamma Rina escogita una sorta di rifugio, mettendo il robusto tavolo di legno in un angolo della sala, all’incrocio dei muri maestri, con sopra delle coperte, sotto un po’ di acqua e viveri, ed avvisa tutti i vicini che in caso di bombardamento, era in quel punto che avrebbero dovuto scavare. In una fabbrica di carta appena distrutta, il “balilla” trova il suo tesoro: nonostante si tratti di carta da pacchi, non gli sembra vero di avere a disposizione tutta quella materia prima su cui disegnare a carboncino.
6 anni
1946
Parlando toscano, si rientra a Genova, in Corso Monte Grappa 15, ospiti della zia Erminia e della zia Maria, sorelle della mamma, che aspettavano il ritorno dello zio Lorenzo Cattaneo, bloccato negli USA. La passione per la pittura e per l’architettura non distolgono Sergio dagli impegni scolastici, che porta brillantemente a termine al Liceo Scientifico G.D.Cassini, allora in Salita delle Fieschine.
14 anni
1950
Il padre Giulio cambia spesso lavoro e dimostra una scarsa abilità nella gestione economica familiare, tanto che i due genitori si separano per un breve periodo. La zia Erminia, classe ‘900, offre alla famiglia Degipo l’opportunità di riunirsi sotto lo stesso tetto, nell’appartamento di via Cecchi, acquistato con i soldi della liquidazione nel moderno quartiere della Foce. Nel frattempo il padre Giulio ha ripreso a lavorare presso uno spedizioniere in porto. I ragazzi vanno spesso a pattinare in Corso Italia, oppure prendono il tram su rotaie in Corso Barabino e raggiungono le piscine d’Albaro. Ma i problemi economici non sono ancora risolti perché dopo pochi anni Giulio perde nuovamente il lavoro. Sergio quindi, seppur ancora giovanissimo, sente il dovere di aiutare la famiglia. Il servizio militare l’avrebbe distolto da questo compito. pertanto alla visita militare Sergio si prepara come per un esame, studiando manuali di psicologia e psichiatria. Si presenta con diverse penne nel taschino della camicia, e quando gli chiedono di compilare i moduli, ogni minuto cambia maniacalmente colore. Non da in escandescenza, ma al colloquio tiene lo sguardo fisso sul bordo della scrivania, dove fa scorrere simmetricamente gli indici dal centro verso l’esterno: viene riformato. Lo zio Enzo era barman su navi che attraversavano l’oceano come il Conte Biancamano ed il Costitution, Al di là del bancone, raccoglieva le confessioni di tutte le principali star di Hollywood davanti ad una bottiglia di whisky, o con in mano uno dei cocktail di sua invenzione. E’ a questo zio che Sergio deve gran parte della realizzazione dei suoi sogni. In quegli anni a Genova non esisteva la Facoltà di Architettura, ma lo zio gli sponsorizza volentieri gli studi al Politecnico di Milano, e l’affitto di una stanza in zona Brera, dove la signora premurosa gli porta puntualmente il caffè tutte le mattine. All’Università ha l’occasione di seguire le lezioni di Gio Ponti, famosissimo architetto e designer. Tra i suoi compagni di studi c’è Guido Crepax, già famoso disegnatore di copertine per dischi di musica jazz, leggera e classica. Nel frattempo lavora, e diventa sempre più difficile conciliare gli impegni di grafico su Genova, con le finte cotolette impanate della trattoria di fronte all’Università di Milano: a 4 esami dalla Laurea, durante un orale manda a quel paese un professore, e quel titolo di architetto, che i più gli riconosceranno ad honorem per il resto della vita.
18 anni
1959
In quel periodo la casa di Via Cecchi diventa una sala prove per le jazz session che il fratello Danilo tiene con gli amici Luigi (Tenco), Bruno (Lauzi), e Bindi. Invece con Gino (Paoli) non si perde tempo, e con Fabrizio (De Andrè) finisce addirittura a botte. Danilo lavora sulle navi per oltre due anni, e quando torna si compra la Fiat 600.
27 anni
1961
Sergio collabora con la tipografia fondata da Scalenghe padre, e con il figlio Carlo va anche in vacanza. In uno di quei rari momenti di svago si trovano a Gabicce, dove incontra Claudia Pirota, Gabriella. Sergio fa rientro a Genova, ma il suo pensiero è rimasto sulla Riviera Adriatica, ed il week end successivo ritorna per chiedere a Gabri di sposarlo. La lentigginosa 22enne, con la cugina Luisella alla prima vacanza senza genitori, non prende seriamente in considerazione quella proposta, e fa presto ritorno nella sua Cittadella, in provincia di Padova. Ma quel genovese, dall’aspetto un po’ serioso, si è innamorato della sua genuinità, complice la folta chioma rossa, e dopo pochi giorni se lo ritrova in Veneto, prima sotto casa a corteggiarla, nell’imbarazzo generale, e poi la tampina a Viareggio, alle selezioni di Miss Italia. Il suocero Carlo, un piccolo industriale del ferro, all’inizio non vede di buon occhio questa specie d’artista foresto, che arriva a bordo di una umile 600 giallina. Non capisce bene che razza di mestiere faccia, ma si tranquillizza quando scopre che tra i Clienti del giovane grafico pubblicitario ci sono le più importanti aziende siderurgiche e petrolifere italiane.
29 anni
1963
Sergio decide che non è il caso di rischiare oltre, e se la sposa. Il 4 Luglio del ’63 sono in chiesa a Padova, e dopo il viaggio di nozze in Svizzera, li accoglie l’attico di via Edera, a Genova. Dopo esattamente 9 mesi arriva Giorgio, che ora Vi sta raccontando qualche cosa sulla vita del papà. La storia continua… tornate a trovarci!
31 anni